- Need I bring a climbing shoes?
- No, sneakers is enough. We will climb and go just by foot.
- Is easier here?
- No. Your limestone is more difficult - smile turned confused. - Even though it is much softer.
- Wanna see a new sector?! - as always he was full of energy. - Let's go to Vertova?!
What so! Let's do it! Twenty minutes later we found ourselves in an interesting place - cave of San-Patricio. In the slope above the valley was an old marble mine, but now it was adapted for climbing purposes. The place was suitable for a picnic on the roadside, warm and Sunny day was the best proof of that. Strange, but we were just two visitors only. Yes sometimes stopped to look at athletes different tourists in cars and motorcycles.
- Am full of critics, - I muttered. - So many fresh routes, it is possible to scroll it on-sight.
"My God! - stubbornly I was silent. - Is better to climb for the left." And was rewarded with a small carna allowed to hold the body in equilibrium, to cling to the wall, right hand went to the pickup... it was too small for two hands, had to remove two fingers of the right palm, left to substitute. And then elegantly two-toed feet to stand under the overhang to catch up... and... and! Substituted, was the second leg suddenly Salsola marble. Wah! Derngate! At heart, however, I don't even flinch...
- Perfectly! is very good training with additional weight
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ITALIAN VERSION :) traduzione da Alessio Cossali, grazie mille!
Organizzare un nuovo progetto è sempre interessante. Partendo da zero cercare e trovare il circuito perfetto per allenarsi nella corsa, trovare le strutture sportive, esplorare l'ambiente alla ricerca delle migliori formazioni rocciose per allenarsi, scoprire nuovi sentieri, vie di roccia e boulders. Credo che in Val Seriana questa esperienza sia stata percorsa centinaia di volte dagli italiani che la abitano, ma io sono solo un migrante portato dal vento selvaggio.
Pur essendomi impegnato al massimo nel tentativo di penetrare lo spirito del luogo, partecipando alle molte attività dei climber di Nembro, Albino e Bergamo, non avevo sufficiente competenza né con la lingua locale né con le abitudini del posto né tantomeno con i suoi costumi e tradizioni.
Mi rattristava molto non sentirmi parte di questa valle come fosse casa mia, e.... è proprio per questo che presi la decisione di invertire la direzione della ruota.
Così, un settore dopo l'altro, ho esplorato le molte falesie di Valgua, ho corso per le strade di Albino, Bondo Petello e attorno al lago di Endine fino a far diventare questi percorsi parte del programma di preparazione per le mie spedizioni. Per allenamento ho salito le montagne Coca, l'Alben, Corna Piana e molte altre, accompagnato da Paolo Valoti, Franco Testa e Matteo Gallizzoli mentre altre montagne le ho salite guidato unicamente dalla mappa.
“Allora ci vediamo sabato alle sette !” Ho detto salutando con una mano Alessio Cossali, ci eravamo appena separati dopo l'allenamento in Oratorio di Albino “Lavoreremo sulle tecniche di progressione”
“Devo portare le scarpe da arrampicata?”
“No, le tue sneakers andranno bene, sarà una semplice salita senza necessità di usare le mani”.
Il venerdì seguente mi sono recato in Valgua alla ricerca di un buona parete, di una quindicina di metri, facilmente scalabile. L'ho trovata facilmente, completamente ricoperta di erba e cespugli, ma di roccia bella, con molte fessure, spaccature e buchi.
Così sabato mattina alle sette in punto, io e Alessio, abbiamo iniziato pazientemente ad attrezzarci, abbiamo indossato gli zaini e ci siamo agganciati i nostri friends, nuts, chiodi e martello alla cintura e via.
“Bisogna stare molto attenti a ricordarsi ogni cosa” ho sospirato “salire questo tipo di roccia richiede mota attenzione, in Kazakistan e sull'Himalaya la roccia è totalmente diversa”.
“Non è più semplice qui ?”
“No, il vostro calcare è più difficile” Alessio mi guardava confuso “Anche se è pietra molto più tenera”.
Dapprima abbiamo costruito una buona sosta poi abbiamo iniziato la progressione, le protezioni provvisorie nella roccia, i comandi che fendevano l'aria, proprio come ai vecchi tempi, quelli buoni. Passando lungo il sentiero alcuni climbers locali guardavano con stupore il nostro piccolo spettacolo, è comunque Alpinismo! Qualcosa creato con le tue sole mani, fondato su sicurezza ed affidabilità, che ad ogni metro di salita ti appaga col sapore di un lavoro ben fatto. Quando, finito l'allenamento, incomincia a delinearsi il profilo della parete Nord dell' Eiger o dell'Everest si fanno le stesse cose, né più né meno.
Il giorno successivo dal vicino paese di Alzano mi ha raggiunto Aldo Mutti.
“Vuoi provare un nuovo settore di arrampicata?” mi ha chiesto energico “Andiamo a Vertova?”
“Come no! Forza andiamo !” E venti minuti dopo ci siamo ritrovati in un posto veramente interessante, sulle pendici della valle c'è una vecchia cava di marmo, ormai abbandonata e attrezzata come palestra di roccia. Il posto si presta bene ad un picnic ai margini della strada e la giornata calda e soleggiata non lasciava alcun dubbio, stranamente però, eravamo gli unici due visitatori, con la sola compagnia delle moto e delle automobili che rallentavano passando per dare un occhiata agli atleti.
“Esci da quell'appigli in strapiombo!” Aldo mi consigliava dal basso “E poi quel buco sulla destra”
“Sono pieno di imperfezioni” borbottai tra me “Così tante nuove vie, è possibile farle a vista, una dietro l'altra!”.
Abbiamo arrampicato alternandoci come primi di cordata, e come risultato, in poche ore ci siamo fatti sette vie, per lo più di grado 6b e seppur al limite sono riuscito a realizzare un obbiettivo in cui speravo da molto, la salita di una via di grado 6c a vista. E' stato una vera goduria, i piedi che facevano grip sulla roccia verticale, le mani salde su prese minuscole e nonostante la difficoltà di scalare su gradi più alti sono riuto a muovermi armoniosamente, come un docile vento tiepido che accarezza la roccia scura, grazie anche alle scarpe “Cobra” che ho ricevuto da La Sportiva tre settimane fa e che ho adorato dal primo passo.
“Così Denis ! Così !” sussurrava Aldo da sotto “Li c'è una fessura, e poi un buco monodito”
“Oh mio dio!” non riuscivo nemmeno a parlare “Meglio provare a salire da sinistra” e di li sono stato ricompensato, un piccola tacca, ma sufficiente per tenermi in equilibrio, attaccato alla parete. Poi era il turno della mano destra, che ha scovato una presa non male, ma troppo piccola per metterci due mani, ho dovuto sostituire le mani un dito alla volta. Poi il turno dei piedi, due appoggi delicati in punta di dita, al di sotto alla roccia che spanciava, perfetti per riprendere fiato...e poi... e poi ! Un'altra sostituzione di piedi sul marmo scivoloso e Wah ! Un colpo al cuore ! Sono rimasto in perfetto equilibrio, un cambio di appigli sul verticale e poi fuori. E' questo che vuol dire fidarsi del grip delle “Cobra”, sembrava impossibile scivolare giù da li.
“Bravo Den !!” Si congratulava Aldo ai piedi della via “La prossima settimana possiamo provare i 7a”
“Dopo il mio giro in Calabria sono ingrassato un chilo” gli ho risposto “hanno una cucina troppo buona, quando mi sarò liberato di quel chilo, ne riparleremo”
“E' perfetto invece! Il sovraccarico è ottimo per l'allenamento !”
Sulla via del ritorno alla macchina abbiamo continuato a ridere e scherzare, i dintorni di Bergamo sono creati per l'avventura, ci sono montagne bellissime, pareti rocciose e molti amici. Tutto porta al desiderio di dedicarsi ad un nuovo progetto, una nuova sfida eccitante e interessante, che in realtà coltivo già da tempo con i miei giorni di allenamento sulla roccia, consumando la pelle, gonfiando le vene, stirando i tendini e risvegliando i muscoli dal torpore.
Il progetto dell'esplorazione di sé.-----------------------
- Скальные туфли брать?
- Нет, кроссовок достаточно. Мы же не лазить будем, а пешком ходить.
Поэтому в пятницу пришлось мотануться в ущелье, и найти подходящую стенку пятнадцати метров. Вся заросшая травой и кустарником она представилась неплохим полигоном. Здесь было много трещин, щелей и дырок. Поэтому субботним утром в семь часов мы с Алессио рьяно лупили крючья, клали френды и закладки, крепили эксцентрики.
- Здесь проще?
- Нифига! В вашем известняке сложней, - улыбка получилась сконфуженной. - Хоть он и мягче намного.
- Хочешь покажу новый сектор?! - как всегда он пылал энергией. - Погнали в Вертову?!
- Ничего не знаю, - бурчал я. - Столько маршрутов, есть возможность порезвиться он-сайт.
"Нифига! - упрямо молчал я. - полезу влево". И был вознагражден - маленькая кварна позволила придержать тело на равновесии, прильнуть к стенке, правая рука пошла в подхват... он оказался слишком мал для двух рук, пришлось убирать два пальца правой ладони, подставлять левую. А затем элегантно качнувшись носком ноги встать под нависанием, подтянуться... и... и! Подставленная, было, вторая нога вдруг скользула по мрамору. Вах! Деррржать! В сердце, однако, ничего даже не дрогнуло...
- Прекрасная тренировка! будешь лазить с утяжелением.
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